Vai al contenuto

33° CONVOCAZIONE NAZIONALE RnS

Maggio 10, 2010
tags:

33° Convocazione Nazionale RnS

Si è svolta a Rimini dal 29 aprile al 2 maggio la 33° Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, avente come tema “E’ lo Spirito che da’ testimonianza, perché è la verità” (1 Gv 5, 6b). Dalla nostra parrocchia un nutrito numero di persone, appartenenti al gruppo “RnS S. Basso”, ha partecipato all’evento.

I quattro giorni sono stati un susseguirsi di preghiera, testimonianze, relazioni, dibattiti e celebrazioni eucaristiche. Particolarmente intensa è stata la giornata del 30 aprile, dedicata la mattina alla Misericordia di Dio che perdona e riconcilia attraverso il sacramento della confessione, e nel pomeriggio ai sacerdoti, nell’ambito dell’anno sacerdotale indetto da Benedetto XVI in occasione del 150° della nascita al cielo di S. Giovanni Maria Vianney, le cui reliquie sono state esposte sul palco per tutto il giorno. Per tutti noi provenienti dalla Diocesi di San Benedetto è stato toccante l’inizio della sessione pomeridiana in cui Don Guido Pietrogrande (Consigliere Spirituale Nazionale del RnS) ha dato avvio alla festa sacerdotale presentando sul palco due sacerdoti, uno che quest’anno festeggia il 60° dell’ordinazione, e l’altro che quel giorno festeggiava il 6° giorno dall’ordinazione: Don Tiziano Napoletani.

“Quello che occorre ora – ha così concluso P. Raniero Cantalamessa nell’esortazione spirituale tenuta durante la festa sacerdotale – è un sussulto di speranza da parte di tutta la Chiesa, una fiduciosa invocazione della misericordia di Dio. Grazie Signore, che un giorno ci hai sedotto, grazie che ci siamo lasciati sedurre, grazie che ci dai la possibilità di ritornare a te e ci riprendi dopo ogni tentativo di fuga. Grazie che affidi a noi “la custodia dei tuoi atri” e fai di noi “la tua bocca”. Grazie per il nostro sacerdozio. Dall’attuale momento di grave  disagio può sbocciare la rinascita, qualcosa di nuovo per la Chiesa e per il clero. Il frutto più bello di questo anno sacerdotale sarà proprio una rinnovata amicizia con Gesù di Nazareth. Se ci sarà umiltà la Chiesa uscirà più splendente che mai da questa guerra”.

La sessione mattutina del 1° maggio è stata dedicata alla potenza di Dio che consola, libera e guarisce. “Io sono qui questa mattina per annunciare che Gesù è vivo”. Con queste parole Damian Stayne, fondatore della comunità “Cor et Lumen Christi” e laico impegnato oramai da diversi anni nel ministero di guarigione in tutto il mondo, ha dato inizio alla sua relazione che per la prima parte è stata improntata alla riscoperta del valore della Parola di Dio, che non deve essere solo ascoltata nella mente o suscitare emozioni, ma deve diventare Parola di rivelazione. “Ogni Parola deve esser scritta con la rivelazione dello Spirito Santo e noi abbiamo bisogno che la Parola ci trasformi nella gloria di Dio”, ha affermato l’oratore. È seguito il momento di preghiera incentrato sul perdono e sul peccato, per predisporre i cuori a ricevere la grazia della guarigione. Successivamente si è pregato per le diverse infermità e sofferenze fisiche: dai problemi alle mani o ai piedi, alle malattie agli occhi e alle orecchie. Durante la preghiera diverse persone hanno raggiunto il palco per dare testimonianza della loro guarigione. La sessione pomeridiana è stata dedicata all’evangelizzazione del sociale e all’emergenza educativa, riflettendo su un passo tratto dall’ultima enciclica del Papa: “Il fare è cieco senza il sapere e il sapere è sterile senza l’amore… C’è sempre bisogno di spingersi più in là: lo richiede la carità nella verità” (Benedetto XVI, Caritas in Veritate, n. 29-30).

Nella sessione conclusiva del 2 maggio il Presidente Nazionale del RnS, Salvatore Martinez, ha tenuto la relazione sul tema della Convocazione: “È lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità” (1 Gv 5, 6b). “Verità – ha affermato Martinez – è cammino di comunione che dirige i miei passi; è libertà che toglie le catene; è misericordia che deve salvare dall’errore e non coprire il peccato; è giustizia divina che significa essere santi nella verità; ma è anche potenza kerigmatica che annuncia la salvezza contro ogni potenza d’inganno che è nella storia; è testimonianza che viene dalla grazia e fa conoscere cosa Dio ha fatto in noi; è missione nel mondo per gridare nello Spirito Santo la verità; è, infine, Chiesa, dono e conquista”. In ultimo, ricordando l’appuntamento a Roma del prossimo 16 Maggio, per la recita del Regina Coeli con Benedetto XVI, ha affermato: “Saremo lì a sostenere le braccia del nostro amato Papa, la chiesa di Dio, colonna di verità (cf 1 Tm 3,15). ‘Attaccati alle colonne’ – ha concluso Salvatore Martinez – conquistate la Chiesa assediandola con un nuovo amore, una nuova preghiera, con il gusto della Parola di Dio, dei sacramenti e dei carismi”.


Stefano Brutti

No comments yet

Lascia un commento